venerdì 28 agosto 2020

LA CHIOMA ECCETERA: DUE PAROLE SUL MIO NUOVO LIBRO



In questo strano 2020, che ha visto la Storia passarci addosso ed entrarci a casa a sconvolgere il ritmo dei nostri tempi, ho pubblicato un nuovo libro - che di fatto è uscito a giugno ma solo ora mi decido a parlarne qui, quando ho già fatto una presentazione fisica e una via web-radio su Radio Città Aperta (ma è colpa dei miei tempi, il Covid ha solo aggravato).

Si tratta di un’altra raccolta delle mie poesie: come già la precedente, uscita nel 2011, questa raccoglie un po’ di ciò che scrivo ormai da fine anni ’80, alcune anche lontane.

Il libro è uscito per le Edizioni Ensemble di Roma, e si può comprare in tre modi:


1) Andare dal vostro libraio di fiducia e ordinarlo (è il mio metodo preferito: sosteniamoli!).

2) Se impossibile o difficile, dal sito della casa editrice: https://www.edizioniensemble.it/prodotto/la-chioma-eccetera/

3) Venire alle mie letture e presentazioni (ma questa, visto il periodo, è più ardua).



Ma di che libro si tratta? Allora:


STILE

Lo stile è il mio solito, cioè quello nato al liceo quando il professore ci spiegava la metrica e i versi e, per farceli comprendere meglio, faceva scrivere poesie a noi: uno stile giocoso, che si divertiva con l’idea classica di letteratura prendendo un po’ in giro la poesia con rime e linguaggio elevato mescolandoci il quotidiano, il dialetto, qualche grezzata, passaggi logici assurdi/casuali, il gusto delle parole strane e quello di assemblare rime e suoni allo stesso modo in cui si gioca col Lego (da lì i tre pezzi di costruzioni sulla copertina del primo libro), riferimenti rock… a un certo punto scoprii Freak Antoni e gli Skiantos che facevano cose simili, e allora le ho chiamate “poesie demenziali”.

L’approccio giocoso e ironico è rimasto lo stesso anche quando parlo di cose più serie: la lezione anche di Rino Gaetano e dei CCCP (prima di scoprire Tristan Tzara, Palazzeschi e soprattutto Gozzano) era proprio quella che si può parlare di cose serie anche con eccessi verbali e apparente delirio: d’altronde questi giochi con le parole bisognerà pur farli intorno a qualcosa no? Perfino intorno alla realtà, pensa…


Il  primo video promozionale del libro:
lettura della poesia Distintamente Bianchiccio



TITOLO E CONTENUTO


La selezione di Allégria era stata fatta con criteri semplici: c’era un concorso che richiedeva una raccolta di 33 poesie, così scelsi le mie preferite, ne aggiunsi qualcun altra un po’ a caso (a riguardare il libro mi sfugge come mai io ne abbia scelte alcune: non che le trovi brutte, ma di tante…) e il libro era fatto. Stavolta invece i criteri sono stati diversi.


Il libro si chiama così (richiamando una canzone di Battisti del periodo con Panella) perché al centro del libro c’è la poesia più lunga che ho scritto  e che, per concezione e per i versi, ritengo la mia migliore: La chioma di Carmela, che nasce dai capelli di un’amica conosciuta durante il movimento studentesco della Pantera nel ’90, da un’altra amica che voleva portare alla maturità un confronto tra le tre versioni della poesia La chioma di Berenice e dalla malinconia intravista una volta nello sguardo di un’altra amica conosciuta in quello stesso periodo.

Questa poesia, che mi ha richiesto un bel po’ di tempo tra abbandoni e riprese, la finii nel momento in cui l’altra casa editrice mi scrisse per dirmi che avrebbe pubblicato l’altro libro: a quel punto dovevo decidere se aggiungerla a quello o metterla in una nuova raccolta. Allora sono andato a guardare se tra le poesie che avevo ancora nel cassetto ce n’erano abbastanza che mi piacessero per fare un altro libro: la risposta era sì, così decisi di destinarla al libro nuovo, che per questo si chiamò da subito La Chioma eccetera.

Il quale però rimaneva inedito, perché volevo trovare un editore diverso e faticavo, nel frattempo scrivevo poesie nuove che aggiungevo al sommario; e il libro cresceva al punto che, in un momento che ne avevo una decina nuove decisi di farci un altro libro ancora (Ma intanto, chiamato così perché non avevo ancora pubblicato il secondo ma intanto preparavo il terzo).

Solo che così i due libri erano sproporzionati, e La Chioma risultava non solo troppo lungo ma anche un po’ confuso: così ho preso e ridisposto le poesie tra i due volumi, dividendole in sezioni tematiche quando era possibile, o formali, realizzando due libri più coerenti.


Quindi sì, ce n’è un altro pronto o quasi (ho anche già stabilito dove andranno 2-3 poesie che devo ancora finire), che come questi non ha un concept unitario ma ordina materiali scritti nel corso (gulp!) di 30 anni; ma intanto buona lettura per questo.


Secondo video promozionale:

la mia poesia sanremese letta proprio a Sanremo

davanti al Teatro Ariston:





Qui sul blog ne avevo già pubblicate alcune, tra le quali quelle dei video:


Sorgi e splendi

- Distintamente bianchiccio (sul libro ce n'è una versione più recente)

- Sulla riviera ligure

- La Gerusalemme liberata

- La visione degli astri

- G3


Di nuovo, buona lettura!

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