venerdì 7 dicembre 2012

ODE

Non si dica che noi poeti ce ne stiamo nella torre d’avorio ignari dei problemi daa ggente: sensibile al problema degli innamorati, ho scritto questa poesia proprio perché la usino per corteggiare colei che amano.


Prendetela e sfruttatela pure: vedrete che volo faranno gli slip di colei che amate, se gliela leggete. Vedrete.

ODE.


Oh, di pregio rarissimo
favolosa fanciulla!
Che dei miei scrausi giorni
riempi all'orlo il nulla!

Una di te più bella
non ho mai contemplato:
tu i miei grigi neuroni
prepotente hai squattato.

Perché belle a te pari
esiston poche cose,
non sol poche fanciulle
come te son radiose.

Che c'è pari a te bello?
Un piatto di spaghetti
spinaci e mozzarella,
o il sol rosso sui tetti;

di caffè una tazzina
su un tavolino sgombro,
o i giorni che c'è il sole
e allor più non mi adombro,

Un paesaggio di Willink,
un discoen di Leonardo;
non sol, superi pure
un quadro, di Leonardo.

Bella come un governo
di destra che va in cul,
sei bella come certi
ritmi Wall of Voodoo.

Sì, bella come un bagno
nel mar di Favignana!
Sei bella come il disco
con sopra la banana!

E più bella di quelle
che apparvero su Stryx,
sei bella come l'ultima
puntata di Twin Peaks!

O bella come togliersi
sguazzando a Quercianella
città e inverno di dosso:
ecco quanto sei bella.

O come la colonna
sonora e il film di Sur,
o come quasi tutti i
fumetti di Alan Moore.

Non so se s'è capito
quanto cacchio sei bella;
come i pezzi migliori
di Battisti e Panella.

'nzomma, sei pulcherrima
e ti spero un dì mia:
perché sei bella (e certo
ben più de 'sta poesia)!

21-23 giugno 2012

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