giovedì 8 marzo 2012

La regina della notte


Questa è dedicata a una fanciulla che lavora presso una rotonda fuori Pisa. Buon 8 marzo.

LA REGINA DELLA NOTTE.

Ah! Povera regina della notte,
che piove e ti si bagnan le cosciotte
mentre aspetti chi te vie' a da' du' botte:
Ah! Povera regina della notte!

C'è un tempo osceno, ma ti tocca uguale
de lavora' fino al primo mattino;
stivali e rosso microvestitino,
bragia negli occhi e postura regale.

Quella rotonda non è certo un trono
ma l'aria da regina l'hai lo stesso:
comandi te, chi vie' a comprarti sesso
solo a lustrarti gli stivali è buono.

Perché lo sguardo fiero che dardeggi
nel buio notte/viso è da sovrana,
pur se ti mordon le chiappe le leggi
e di quaqquaraqquà triste fiumana.

Te sottomessa e messa sotto a questi
vol di' che 'st'epoca è di quelle strane,
vol di' che il tempo è di quelli funesti
e non solo in macchina va a puttane.

Chissà se atroce furia di vendetta
è quella che ti illumina gli occhioni,
insiem sovrana ebanea e poveretta
che vede transitar troppi coglioni

già vuoti - in testa, spettacolo fello*:
credono all'uomo forte, alle furbate,
ai soldi come viagra del cervello
e ad un miliardo d'altre puttanate.

Ma a me sembra anche assurdo che le arti
che s'usan quando sei davanti a tanta
bellezza, non servan, né corteggiarti:
è assurdo, basterebbe la cinquanta.

Pensa ch'io invece a cen t'inviterei,
facendo il lumacone ma galante;
la notte insiem me la conquisterei
e i soldi mollereili° al ristorante.

Ma non si può, non ti posso invitare,
ché mi risponderesti che è lavoro
per te; e rinuncio - non per il decoro - 
a un altro tuo cliente diventare

(come vi rinunciai già quella volta
che sulle Ramblas m'abbordò fanciulla
di rara beltà ed eleganza molta:
non me disse core, non colsi nulla).

Mi potrei raccontar di esser migliore
e che venir con me per te è un sollievo;
ma sarebbe scusaccia senza onore
che manco da me stesso me la bevo.

Così sol passo in macchina e t'ammiro;
scriverei qui, pe' aiuto ad andar via,
il nom d'associazion ch'a usci' dal giro
v'aiuta; ma tanto questa poesia

non credo leggerai, la vedo tosta
(benché son certo tra voi ci sian dotte):
sol dico a chi di notte vi si accosta:
"ONORA LA REGINA DELLA NOTTE!!!".


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* Brutto e triste.
° Li mollerei.